sabato 26 aprile 2014

Sfida su quattro personaggi

ORIGINARIAMENTE PUBBLICATO SU FACEBOOK IL 26.04.2014

Ieri sono stato “sfidato” su Ask a “inventare 4 personaggi (due femminili e due maschili) coi nomi che mii hanno più colpito tra i miei fans”, da qualcuno che ha anche specificato che “…li vogliamo con una certa fretta: dev'essere una cosa molto spontanea”.
So, here they are…

Eugenio è uno dei Nephilim, ovvero il figlio di una groupie sedicenne con la memoria corta e di un angelo fattone, concepito negli anni Settanta nell’ultima notte passata da suo padre sulla Terra prima di piombare giù all’Inferno per i suoi peccati da hippie. Ignaro delle proprie origini, oggi Eugenio ha quarant’anni ma ne dimostra la metà (ed è l’unico a non meravigliarsene), ha i capelli lunghi fino alle caviglie che ogni tanto crescono a ciocche colorate di loro iniziativa, vive senza casa e senza pensieri e si domanda come mai in sua presenza qualunque nuvola di fumo assume sempre un vago odore di ganja...

Ester è il risultato della coabitazione forzata tra una ragazza mortale e lo spirito fatato di una Leanan Sidhe. Durante un tour tra le varie feste celtiche d’Europa allo scopo di provar falsa la diceria irlandese secondo cui “Da nessun’altra parte nel mondo si beve come da noi”, la fata ci ha dato dentro col sidro a una festa di Beltane nel biellese e si è risvegliata nel corpo di una parrucchiera venticinquenne. Ottimista per natura, non si è lasciata abbattere dall’incidente e, in attesa di trovare un modo per tornarsene a casa, impiega i rimasugli dei suoi clienti per praticare la tricomanzia, l’arte di tessere la realtà usando capelli umani. Se ogni tanto non provasse l’impulso da Leanan Sidhe di divorare la psiche delle signore a cui fa la permanete, la sua sarebbe una tranquilla vita di provincia. La sua vera natura è tradita solo dalla sua ombra, che all’alba e al tramonto sembra quella di una gigantesca mantide religiosa.

E infine abbiamo Leonardo e la sua fedele padrona Miriana. Leonardo è un Uomo Mannaro. Vittima di un maleficio mal tradotto dal greco arcaico, di giorno è un magnifico esemplare di cane lupo cecoslovacco, serio e vagamente ringhioso, ma nelle notti di luna nuova si trasforma in essere umano e cede all’irrefrenabile impulso di aiutare le persone in difficoltà. Chiaramente, essendo un canide, la sua idea di aiuto non contempla l’evitare di strappare a morsi le budella altrui, l’indossare abiti o il tenere a freno i suoi istinti sessuali. Il suo aspetto umano è quello di un meraviglioso modello diciottenne uscito da una rivista patinata, ma chi lo guarda negli occhi vi scorge un’intelligenza degna di Zoolander.

Miriana è la sua poco orgogliosa proprietaria. Di altezza media, di aspetto medio, con capelli di un castano medio e la media età di vent’anni, si porta addosso la maledizione della perfetta normalità: tutte le creature soprannaturali che incontra si innamorano di lei. Dopo aver rifiutato le profferte di uno stregone centenario e un po’ bavoso, si è vista maledire il cane di casa (lo stregone credeva nelle vendette trasversali), e da allora passa il tempo a cercar di rimediare ai danni che le missioni umanitarie di Leonardo si lasciano dietro. Per sua fortuna, un corso intensivo di MMA e una sciabola asburgica recuperata in un mercatino dell’antiquariato si sono rivelati alleati preziosi, anche nella gestione della sua complicata vita sentimentale...