venerdì 15 gennaio 2016

Chi è reale?


Oggi su FB vedo passare una notizia e una foto: a Londra nella stazione di King’s Cross, all’altezza del Binario 9 e tre quarti (dove un carrello portabagagli che entra nel muro riconda ai passanti che da lì si va a Hogwarts, lo sa persino un non fan di Harry Potter come me), la gente ha cominciato a deporre mazzi di fiori per Alan Rickman. 
Al di là della struggente bellezza del gesto, quel che mi ha colpito di più è stata l’ennesima conferma di qualcosa che vado ripetendo da anni (per la gioia e la disperazione della gente che è costretta a vivermi intorno): nel nostro mondo i confini tra “reale” e “non reale” diventano sempre più sottili. 
Si fanno via via più trasparenti. 
Si sgretolano. 

Fiori al Binario 9 e tre quarti
Non sono neanche lontanamente il primo a pensarci, né il primo a parlarne. Tanto per fare un esempio qualsiasi, Robert Anton Wilson ha scritto libri interi sull’argomento, con argomenti molto più interessanti di qualunque cosa potrei dirne io. 
Nel mio piccolo, la prima constatazione tangibile di questo fenomeno l’ho avuta qualche anno fa, quando seguivo il telefilm Castle, il cui protagonista – per chi non lo conoscesse – era uno scrittore di thriller: dopo qualche stagione del telefilm, nelle librerie vere cominciarono ad apparire i suoi romanzi, esattamente gli stessi che apparivano nel telefilm, firmati da Richard Castle come se fosse una persona reale del nostro mondo (che poi fossero romanzi bruttissimi e rapidamente spariti dal commercio è beyond my point). 
Non era certo la prima volta che accadevano cose del genere, e l’ovvio scopo era pubblicitario e niente di più, ma ricordo bene che in quel momento la cosa mi colpì moltissimo. Un personaggio immaginario scrive un libro in un mondo immaginario, e quel libro diventa reale nel nostro mondo, in quella che noi generalmente consideriamo l’unica realtà. 
Di fatto, quello che tenevo in mano lì in libreria era un oggetto filtrato attraverso la barriera che separa i mondi.
Ricordo anche che all’epoca, parlandone con un mio conoscente iper-razionalista, mi sentii coprire di insulti, con argomentazioni che più o meno si riassumono in: “No no no! Quel che è reale è reale e quel che non lo è non lo è!!” (in numerose varianti, ripetute molte volte).

Ora, considerate l’esempio di oggi, quello dei fiori per Alan Rickman. E pensate a un ipotetico contadino vissuto in Egitto in qualche momento del secondo millennio a. C. 
Salutate Mr. Nobody, il mio contadino egizio preferito
Per il nostro sentire comune il contadino egizio si qualifica come personaggio storico, anche se non sappiamo assolutamente nulla di lui: per noi non ha né un nome né un volto, e sulla Terra non rimane la minima traccia materiale del suo passaggio. Tutte le cose che ha toccato, tutte le persone che lo hanno conosciuto, tutte le azioni che ha compiuto in un’intera vita sono scomparse nel nulla da migliaia di anni, e non hanno nessuna influenza su quel che è venuto dopo: per la storia in senso generale, se non fosse mai esistito non sarebbe cambiato nulla. 
E questo vale allo stesso modo per la stragrande maggioranza della razza umana in tutte le epoche, inclusi me e voi che mi state leggendo. (Sì, lo so che in prospettiva filosofica ogni singolo elemento della realtà, nel momento in cui agisce, cambia in misura infintesimale il quadro generale e quindi la realtà non è mai la stessa se una cosa avviene oppure no, ma anche questo è beyond my point, abbiate pazienza.) 

So long, Mr. Rickman...
Adesso prendiamo Severus Piton. Non ha mai mosso un solo passo in quello che noi consideriamo il mondo reale, perché è un personaggio di fantasia. 
Ma ha una storia. 
Sappiamo tutto quel che di rilevante ha fatto in vita sua, inclusi dettagli dei suoi più intimi pensieri, cosa che ben di rado possiamo dire dei personaggi storici. Ha una faccia nota, che la maggior parte di noi riconoscerebbe subito se la incontrasse per strada. Esistono moltissimi fatti ancora sconosciuti su di lui e che potremmo scoprire in futuro alla stessa maniera in cui si fanno nuove scoperte storiche (perché, come la vita dei personaggi storici è potenzialmente contenuta per intero nella matrice della storia, la vita di Piton è potenzialmente contenuta per intero nella matrice della mente di J. K. Rowling). Esistono persino dicerie e leggende sul suo conto, fatti non inclusi nella sua biografia ufficiale: le fanfiction. 
E le sue due morti – quella del personaggio e quella dell’uomo che gli ha prestato il volto – hanno toccato le vite e i sentimenti di milioni di persone, producendo effetti reali e del tutto concreti. 
Adesso confrontate Piton con il contadino egizio del mio esempio. O confrontatelo con il faraone Ramses, con Giulio Cesare, con Carlo Magno, con Napoleone. 

E poi – se vi va – domandatevi insieme a me: chi è reale, e chi no?

mercoledì 13 gennaio 2016

...Ed è successo che sarò giudice nell’edizione di gennaio 2016 di Minuti Contati


Sul serio. 
Proprio io, che non so giudicare neanche un piatto di pasta!... 

Ma andiamo con ordine. 
Che cos'è Minuti Contati
Sostanzialmente è un concorso online di scrittura veloce per racconti brevi. Ogni terzo lunedì del mese alle 21.00 (nel nostro caso lunedì di settimana prossima, il 18) il forum di Minuti Contati lancia un thread in cui è indicato il numero di battute (normalmente 3000) e un tema fornito dall'ospite del mese (in questo caso io), che fino a quel momento rimane segreto. 
Gli autori hanno 4 ore di tempo, ossia fino all'una di notte, per postare il proprio racconto. 
I racconti vengono poi raggruppati in gironi che si commentano e classificano reciprocamente: i primi 10 di ogni girone vengono raccolti e inviati in forma anonima all'ospite, che sceglie i migliori 7, commenta tutti i selezionati e dà agli autori un feedback (si spera) costruttivo. 

Per questa nuova edizione del concorso, la settantasettesima, sono stato invitato io come ospite e giudice. Un ruolo che – lo sapete bene voi che mi seguite – mi si addice davvero poco, ma un invito che mi onora alquanto *___*

Se siete interessati, vi va di iscrivervi o volete solo saperne di più, ecco la pagina FB  del gruppo.
Qui c'è un'intervista introduttiva al sottoscritto
Qui il mio racconto omaggio per il contest (Il re, l'angelo e il serpente, apparso originariamente nell'antologia Stirpe Angelica del 2010).
E qui il video trailer del contest.

Dài, che sarà divertente! :-P