giovedì 30 maggio 2013

Il reality check dei liceali


ORIGINARIAMENTE PUBBLICATO SU FACEBOOK IL 29.05.2013

Stamattina ho passato quattro ore a parlare con svariate classi di un liceo artistico. Non è la prima volta che lo faccio ma non lo facevo più da quasi un anno. E ancora una volta è stato un quasi traumatico, centrifugante, illuminante reality check.
Per chi come me passa tutto il giorno seduto al dannato PC, a scrivere e leggere ed editare e parlare quasi solo con altra gente che scrive (o che legge in proporzioni abnormi rispetto alla media e/o ha fatto del giudizio un'improbabile arma di attacco-difesa) è straordinariamente facile dimenticarsi dei lettori.
E intendo i lettori veri, in carne e ossa, quelli che leggono un botto di libri al mese e quelli che va già bene se ne leggono uno all'anno, quelli che leggono solo fantasy e quelli che a momenti non sanno neanche cos'è. Non che addetti ai lavori, blogger e simil non siano lettori veri, beninteso, ma non appartengono al "novero delle migliaia". Ed è quest'ultimo, il "novero delle migliaia", che nel bene e nel male costituisce il vero pubblico.
Quelli con cui ho parlato erano ragazzi dai 14 ai 17 anni, ovvero esattamente il target preso di mira – sì, la metafora militare è voluta – dall'editoria italiana del fantastico. E cosa vogliono questi ragazzi-lettori-o-potenziali-tali?
Vogliono storie.
Se ne fottono altamente se i vampiri sono troppo di moda. Se ne fottono se "la caratterizzazione del protagonista è stereotipica". Se ne fottono della reinterpretazione in chiave weird ma più virata sul dieselpunk della realtà socio-politica odierna. Se ne fottono del POV e dell'io narrante e dello show don't tell.
Vogliono storie di cui innamorarsi.
Se vi rendete conto che passate le vostre giornate a caccia dell'ultimo avverbio sopravvissuto allo sterminio di massa tra le vostre pagine, e che vi incazzate a morte con voi stessi perché non lo avete trovato, o se – peggio – vi accorgete di quanto è fondamentale per voi la profonda differenza tra high fantasy, low fantasy ed heroic fantasy post-moorcockiana, vi consiglio caldissimamente un giro al liceo.

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