domenica 13 ottobre 2013

C'è questa immagine che mi torna in mente spesso...

ORIGINARIAMENTE PUBBLICATO SU FACEBOOK IL 13.10.2013

Sparta, Ottavo secolo a.C. Nel palazzo dei re, dopo cena, un aedo canta l'Iliade. I convitati sono rapiti dal primo all'ultimo, ascoltano a pugni stretti e a occhi sbarrati.
Sul fondo della sala, due guerrieri veterani si scambiano occhiate tra lo schifato e lo spazientito.
"Ma questo Omero non l'ha mai visto un duello? Ma mica si possono tirare colpi in sequenza a quel modo!"
"E gli scudi non si rompono a quella maniera lì! Cazzo, non è minimamente realistico!"
"E i salti? Li senti sti guerrieri come saltellano? Che è, una battaglia o un balletto??"
Un ospite vicino a loro si gira e sorride: "Magari non è del tutto realistico, ma dài, è proprio bello! A me piace comunque."
I due lo guardano storcendo la bocca.
"A me no. Impossibile sospendere l’incredulità con tutti questi errori tecnici."
"Ma sto Omero non poteva prendersi un consulente militare? Leggersi un libro su come si duella?"
"Ma va', perché mia sforzarsi? Tanto è eeepica!"
"Ma perché dobbiamo restar qui ad ascoltare sto poema da bimbiminkia?..."

(E ricordate che, tra quelli che stanno leggendo qui in questo momento, c'è chi ritiene che i due guerrieri abbiano ragione)

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